Città di sogni

Città di sogni  proprio quelli di cui è alla ricerca Danny Ryan dopo essere scampato alla guerra tra irlandesi e italiani. Direzione Hollywood, ma alle spalle ha una serie di persone che lo vorrebbero morto. Mafiosi, polizia, FBI.

La moglie di Danny Ryan è appena morta di cancro e lo ha lasciato con un figlio di diciotto mesi di cui prendersi cura, e dopo aver buttato due milioni di eroina in mare, ora Danny e i suoi alleati sono profughi.

La sua nuova vita inizia con un cambio d'identità e un lavoro onesto, si fa chiamare John Doyle e lavora in un pub irlandese. Qui vorrebbe solo vivere in pace, ma dopo aver saputo che ad Hollywood stanno girando un film proprio su di lui e sulla guerra appena finita, Danny decide di entrare in affari con i produttori e metter su un nuovo impero criminale.
Quello che non sa però, è che i guai stanno per tornare di nuovo, perché l'attrice protagonista del film è una donna bellissima di cui si innamorata perdutamente. Un amore molto pericoloso.
Chi ormai conosce Don Winslow sa che la sia scrittura è diretta, una successione di fatti uno dietro l'altro che creano l'impressione di star guardando un film in cui la vita frenetica di Danny e i personaggi sono i protagonisti indiscussi.
Nonostante ne siano successe di tragedie, Winslow non si perde in sentimentalismi, proprio a dare l'idea che nell'ambito della malavita si è sempre sul chi va là, le giornate procedono veloci, scattanti ed è ciò che più risalta tra le pagine del libro.
I dialoghi nel romanzo ne sono un altro esempio. Le battute e gli scambi tra i personaggi sono rapidi, e tanto spazio viene dedicato ad essi donando al libro un ritmo sempre molto serrato. Anche per questo motivo Città di sogni si divora.

Leggendolo mi sono ritrovata travolta e coinvolta dalla storia più che dai personaggi, e credo che Don Winslow nel suo genere sia uno dei migliori autori, anche se personalmente prediligo i romanzi in cui riesco ad empatizzare con i protagonisti.

Seppur strettamente legato al precedente Città in fiamme, non si fa fatica a leggerlo indipendentemente perché l'autore fa riferimenti rendendo chiaro come si siano svolti i fatti del primo romanzo.

Non mi resta che aspettare l'uscita del terzo e ultimo capitolo della serie!